TERRONI SI NASCE
ed io lo nacqui... modestamente
Tempo unico di 75 min. Cod. opera SIAE 940062A

E’ chiara ed evidente la citazione omaggio al principe della risata ed alla sua battuta cinematografica “Signore si nasce, ed io lo nacqui… modestamente”

Il termine “Terrone” inserito nel titolo è una dichiarazione d’amore per le mie origini, ed io, come contadino della mia “Terra”, intendo coltivarla!

Con leggerezza ed il supporto di musicisti in scena racconto la mia Meridionalità. Monologhi, poesie e canzoni per uno spettacolo di incalzante divertimento e riflessioni sulla Terronia, sui suoi pregi ed i suoi difetti.

Ma non solo Sud! Anche attualità, politica nazionale ed internazionale per commentare comicamente la vita di tutti i giorni, vizi e manie dei nostri tempi ma sempre con la filosofia che la mia terra ci ha regalato.

Non può mancare in scena il mio alter ego televisivo Tonino Cardamone ed il suo motto: “’a capa mia nun è bona”. A lui è affidata la parentesi della follia dei saggi con la saggezza della sua follia.

Più che uno spettacolo è una “Mission” sempre più “Impossible” ai giorni d’oggi: Divertire e divertirsi. Ma bisogna tentare, anche su tematiche serie e drammatiche, senza prendersi tanto sul serio, perché sono sempre più convinto che affrontare un problema disposto a riderci su, è probabile che tu possa vincere, se ti abbatti e ti disperi… hai già perso.

 

                                                                                        Paolo Caiazzo

EPPURE SORRIDO

Tempo unico di 50 minuti Cod. opera SIAE 945745A

 

E’ uno Stand-Up Comedy all’italiana. Una formula di spettacolo molto diffusa in America dove gli unici strumenti in possesso dell’attore sono un microfono, i suoi testi e la capacità di intrattenere il pubblico.

Dopo diversi anni di Live e TV raccolgo il meglio del mio repertorio in una sorta di work-shop sulla comicità, sui meccanismi che la generano e sulle tecniche per portarla in scena.

Situazioni, personaggi, aneddoti, tormentoni e tutto quello che occorre per innescare una liberatoria risata.

Anche il titolo, oltre che la formula scenica, proviene da una serie americana famosa. Durante i mesi di forzata permanenza sul divano di casa io, come tanti, hanno ingannato il passare dei giorni con le serie tv. Ebbene in una di queste una sera ho sentito uno dei protagonisti pronunciare una frase che mi ha colpito particolarmente. In una situazione molto complicata da gestire per il genere umano, lui ha sbandierato fiero il suo motto di vita: Eppure Sorrido.

Due semplice parole che, messe assieme, hanno aumentato la mia consapevolezza sull’importanza di un momento spensierato di relax. Perché in momenti difficili l’ironia ed il non prendersi troppo sul serio può aiutare ad affrontare meglio gli ostacoli di tutti i giorni e, perché no, risultare anche una valida cura per la mente ed il corpo.

Molti studi scientifici testimoniano le capacità terapeutiche della risata come antidolorifico naturale ed antidepressivo. E’ capace anche di migliorare il sistema immunitario, e di questi tempi… non è poco!

 

Paolo Caiazzo

NON MI DIRE TE L'HO DETTO

Commedia in 2 atti scritta e diretta da

 Paolo Caiazzo


Oggi non sei al passo con i tempi se non sei: “SOCIAL”!

E’ l’inevitabile progresso con i suoi effetti collaterali.

Le principali vittime, al contrario di quanto si possa pensare, non sono gli adolescenti che conoscono bene lo strumento, ma i loro genitori! E così le generazioni degli …anta sono quelle maggiormente in pericolo!

Il testo scritto da Paolo Caiazzo vede la sua prima stesura nel 1994 quando le prime chat, ed il corteggiamento anonimo, cominciavano ad affascinare il popolo di internet. L’esplosione della rete ha poi investito le generazioni successive, portandole spesso a vivere su due livelli, quello reale e tranquillo e quello virtuale e spericolato come leoni da tastiera.

L’eterno gioco della seduzione, unito al fascino del rischio, investe così il già precario equilibrio di una coppia borghese, ed il maldestro utilizzo dei social li condurrà in una complicata ed imbarazzante situazione.

Un’attualissima commedia degli equivoci con ritmo frenetico di gag, battute e colpi di scena. La trama e gli intrecci si ingarbugliano sempre di più fino a trasformare una piccante serata, in una tragedia tutta da ridere.

“Non mi dire te l’ho detto” risulta alla fine il tormentone dello spettacolo, che ha il semplice scopo di sottolineare, con leggerezza, che cambiano tempi, mode e strumenti ma restano invariate le umane debolezze!

NO GRAZIE IL CAFFE' MI RENDE ANCORA NERVOSO



Gaetano Giuffrida (Paolo Caiazzo) è un attore di una compagnia amatoriale che rappresenta ciclicamente tutte le opere di Eduardo Scarpetta. Vive in un casolare in provincia di Napoli insieme alla moglie Stella (Susy Del Giudice), rappresentante di sex toys, al padre Aristide (Salvatore Misticone), vecchio attore di teatro classico, e al figlio Michele (Nicola Pavese), che ha una malsana passione per le storie dei serial killer. Per contrastare le bizze senili di Aristide, Gaetano è stato costretto anche ad assumere Oho (Maria Chiara Centorami), badante ucraina dalle innumerevoli pretese.

In città cominciano a sparire alcuni personaggi famosi del mondo dello spettacolo. Procopio (Francesco Procopio), cognato di Gaetano, giornalista de Il Mattino, e scroccone incallito, fa ascoltare a Gaetano una registrazione su una vecchia musicassetta con una rivendicazione delle sparizioni. Il messaggio reca la firma di Funiculì Funiculà, pseudonimo dietro il quale in passato si nascondeva Michele Giuffrida (Lello Arena), un serial killer che nel 1982 aveva rapito e ucciso James Senese e Massimo Troisi, colpevoli, a suo avviso, di non rispettare la tradizione napoletana. Anche il nuovo Funiculì Funiculà non vuole che Napoli cambi, e fa sparire a uno a uno tutti gli artisti più innovatori. Ma chi si nasconde dietro il nuovo Funiculì Funiculà? Procopio scopre che i messaggi provengono proprio dalla casa di Gaetano. Tutti i sospetti ricadono sul figlio Michele, vista la sua passione per i serial killer. Ma sarà veramente lui Funiculì Funiculà? O il maniaco si nasconde dietro qualcuno degli altri membri della famiglia?  

SEPARATI MA NON TROPPO

SEPARATI MA NON TROPPO

 Commedia in due tempi di Paolo Caiazzo e Francesco Procopio

 Luigi, un quarantacinquenne, costretto ad abbandonare il tetto coniugale, chiede ospitalità al suo amico e coetaneo Nicola anch’egli da poco separato.

Nicola occupa un appartamento di proprietà della vicina Carmela con latenti disturbi psicologici. Per questo l’uomo ha pattuito l’occupazione gratuita della casa in cambio di attività di badante.

Luigi e Nicola, viste le difficoltà economiche dovute anche e soprattutto agli assegni di mantenimento da dare alle rispettive mogli, decidono di dividere lo stesso tetto e la stessa mansione  in balia delle folli incursioni della proprietaria.

In questo instabile habitat cercano comunque di superare la crisi esistenziale e depressiva dovuta alla nuova situazione da single. Decidono quindi di dare un taglio netto col passato e di godersi la ritrovata libertà. Il nuovo stile di vita galvanizza i due neo scapoloni che diventano complici ed in perfetta sintonia anche quando devono affrontare le ex compagne.

Dopo un iniziale periodo di euforia, i nostri “separati in casa” cominciano ad incontrare difficoltà di convivenza. Sempre più spesso si ritrovano a litigare e sempre più spesso per gli stessi motivi che hanno reso  impossibile il loro matrimonio.

La situazione si complica quando s’intensificano stranamente le visite delle loro ex che mostrano interesse per il compagno dell’altra. I difetti dell’uno appaiono pregi per quella e viceversa scoprendo così inaspettate affinità incrociate.

In totale confusione, rivalità, e ritrovata gelosia, i due uomini non riescono a gestire l’anomala situazione fino a trovarsi di fronte ad un’insana proposta: Lo scambio di… ex coppie! Accetteranno?

Per vederlo su youtube https://www.youtube.com/watch?v=V0Kz0d7jrw8&list=PL1-34xGWnWd-Cf_2Qj5XC5cKKMdHAbKvj